Nel 20° anniversario della morte di Claudio Moretti, l’Associazione a lui intitolata vuole rendergli omaggio realizzando uno dei sogni che Claudio custodiva nella sua mente: dirigere a Erbusco, luogo che amava e che non aveva mai voluto lasciare, il Carmina Burana. E di questo suo desiderio abbiamo trovato anche dei riscontri tra le partiture che stava preparando per i suo i coristi. Ecco perché ci è sembrato doveroso ricordarlo così, con qualcosa che avrebbe voluto fare lui stesso.
Nel 1937, il compositore tedesco Carl Orff (Monaco di Baviera 1895-1982) musicò alcuni brani dei Carmina Burana. Orff scelse di comporre musica nuova, sebbene nel manoscritto originale fosse contenuta una traccia musicale per alcuni dei brani.
La prima rappresentazione fu l’8 giugno 1937 a Francoforte sul Meno, mentre la prima rappresentazione italiana si tenne al Teatro alla Scala a Milno il 10 ottobre 1942.
Per le sue caratteristiche può essere definita anche “cantata scenica”. L’opera non presenta una trama precisa e richiede tre solisti (un soprano, un tenore e un baritono), due cori (uno dei quali di voci bianche) e una grande orchestra; Orff ne compose anche una seconda versione dove l’orchestra è sostituita da due pianoforti e percussioni.
L’opera è strutturata in un prologo e tre parti. Nel prologo c’è l’invocazione della Dea Fortuna; nella prima parte si celebra il lieto aspetto della primavera, nella seconda si hanno prevalentemente canti goliardici; la terza parte contiene brani che inneggiano all’amore.